Duccio Moschella La Nazione 4 aprile 2025: Vangelo e cittadini secondo don Momigli
Evangelizzare e ridare un’anima alla politica. missione impossibile?
Per don Giovanni Momigli, direttore dell’Ufficio problemi sociali e lavoro dell’Arcidiocesi di Firenze, no di certo, purché la riflessione sia profondo e coinvolga tutti. Se ne parla oggi pomeriggio dalle 16,45 nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi, quando sarà presentato “Vangelo e città. Cristiani e cittadini”, con la prefazione dell’arcivescovo Gherardo Gambelli, l’ultimo libro del sacerdote che nasce sindacalista e che ha già affrontato in altre opere temi simili.
Dopo il saluto di Massimo Fratini, consigliere della Città Metropolitana, interverranno Franca Alacevich, professore onorario di sociologia del lavoro Uniti, Antonio Maria Baggio, ordinario di Filosofia politica all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano e Sebastiano Nerozzi, segretario del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali. A moderare Domenico Mugnaini, direttore di Toscana Oggi.
Il libro parte dal divorzio tra cultura, etica e politica maturato negli anni e che ha prodotto un bipolarismo culturalmente e politicamente inospitale – a destra come a sinistra – per chi non si accontenta degli slogan e del richiamo ai soli principi e cerca di riflettere, approfondire, elabora· re e sviluppare un ragionamento capace di far fare qualche passo avanti. In questo conte sto quasi ogni giorno spunta l’idea di un nuovo partito e del ruolo dei cattolici in politica. Ma c’è un però: un nuovo partito è tutt’altro che sufficiente per rea lizzare quel rinnovamento valoriale e strutturale necessario al Paese per rigenerarsi: è necessario ripartire dal basso. Ed è altrettanto insufficiente parlare dei cattolici in politica con l’occhio rivolto ad un passato indubbiamente significativo.
Partendo dai profondi cambiamenti avvenuti nella società e nel mondo ecclesiale e misurandosi con l’individualismo strisciante e radicale e la profonda crisi di socialità presente anche nella comunità cristiana, l’auto· re sostiene che per parlare utilmente del ruolo dei cattolici in politica, e di come rivitalizzare la stessa politica, occorre guardare a chi sono oggi – e saranno domani – i cattolici praticanti affinché possano “ravvivare l’ani ma” e infiammare il cuore delle realtà ecclesiali