Don Giovanni Momigli

Preghiera a Gesù. Santo Natale 2018

Preghiera a Gesù

Caro Gesù, sono qui, solo, davanti al Presepe. Ti guardo bambino. Intorno a me c’è un grande silenzio, ma dentro di me non si placano i tumulti che sempre mi accompagnano.

Dal caos interiore, mi raggiunge chiara la stessa domanda che Dio Padre ha rivolto all’uomo nel giardino e che tu, ora, rivolgi a me con dolcezza: «dove sei?».

Cerco di fare ordine nel mio intimo, per capire davvero dove sono, esistenzialmente e spiritualmente. Avverto subito che, con questa domanda, mi rinnovi la tua voglia di incontro e di comunione, per far crescere in me la fiducia necessaria per continuare a mettermi in gioco per te; per decidere, con libertà e responsabilità, le modalità con cui rispondere, oggi, alla tua chiamata.

Contemplandoti nel Presepe, nasce in me un’immensa gratitudine, perché ci sei venuto incontro, facendoti carne, abitando in mezzo a noi e donandoci pienezza di vita, non per le nostre opere, ma per la tua infinita misericordia.

Liberami dalla mancanza di gratitudine, perché disumanizza: rende l’essere umano sterile, pieno di sé, individualista, calcolatore, consumatore; fa venir meno la fiducia e rende le relazioni solo funzionali e vuote. Il senso di gratitudine, invece, rende umani. Fa riconoscere i propri limiti.

Ci dice che il mondo e la storia non nascono con noi e che quello che facciamo è possibile grazie all’opera di chi ci ha preceduto, anche quando non è stata sempre o del tutto buona.

E ci fa riannodare il filo della nostra storia: affranca dal peso del passato, libera dalla schiavitù del presente, apre con fiducia al futuro, ricchi della relazione con te e con gli altri. Senza un cuore grato, potremo essere fedeli in tutto, ma non potremo sperimentare la dolcezza, la bellezza e il calore dell’amore e della comunione con te e con i fratelli. Gesù, concedimi di capire e di sentire che tutto è grazia. Sempre!

In questo Natale, per ogni donna e per ogni uomo, ti chiedo il dono della compagnia e della profezia. Il dono di saper “stare-con-te”, anche quando ti presenti con il volto delle persone che incontriamo, specialmente quelle che si trovano nella sofferenza e nel bisogno; il dono di saper “conte-stare”, con parresia, e di operare attivamente, per rimuovere tutto quello che, nella società, esclude, ferisce e degrada l’uomo.

Con la forza del tuo amore e la delicatezza del sorriso di Dio, vieni Signore Gesù!

don Giovanni

 

Preghiera a Gesù 2018

Don Momigli

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