Don Giovanni Momigli

Omelia Badia Fiorentina 22 luglio 2021

Festa di Santa Maria di Magdala: Cant 3,1-4   Sal 62   Gv 20,1-2.11-18

Per espressa volontà di Papa Francesco, dal 2016, la memoria di Maria Maddalena, è stata elevata al grado di Festa, per significare la rilevanza di questa fedele discepola di Cristo, che già Tommaso d’Acquino aveva definito “apostola degli apostoli”: è lei la prima a portare l’annuncio della risurrezione.

Per la verità, il vangelo di Giovanni ci parla di due annunci portati agli apostoli da Maria Maddalena.

Maria Maddalena è la prima a recarsi al sepolcro, di buon mattino, «quando era ancora buio» (Gv 20,1). Vedendo che «la pietra era stata tolta dal sepolcro» (Gv 20,1), non entra neppure a vedere e arriva subito a una sua conclusione: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!» (Gv 20,2).

Il primo annuncio che Maria porta non è quello della risurrezione, ma quello di un ipotetico furto del corpo di Gesù da parte di ignoti, mentre tutta Gerusalemme dormiva.

Poi l’evangelista racconta un secondo annuncio, portato da Maria di Magdala, che proviene sempre dal sepolcro di Gesù.

Quando Pietro e l’altro discepolo sono tornati a casa, dopo essere entrati nella grotta dove era stato sepolto Gesù, Maria Maddalena la troviamo nuovamente, in lacrime, nei pressi del sepolcro, dove fa un difficile percorso che la porta ad aprirsi progressivamente alla fede.

L’evangelista Giovanni sottolinea quanto sia persistente la sua cecità. A fargli vedere le cose da un’altra prospettiva, non bastano l’apparizione e le parole degli angeli, tanto che anche a loro ripete: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto» (Gv 20,13).

Neppure l’incontro con Gesù riesce a fargli aprire gli occhi per guardare la novità di Dio. Vedendo un uomo alle sue spalle, non si pone nessun interrogativo, ma pone a lui la stessa domanda, presupponendo sia il custode del giardino: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo» (Gv 20,15).

Gesù è morto e Maria ha una sola certezza: tutto il proprio affetto può riversarlo solo sul suo cadavere, che ora sembra scomparso.

Questa certezza, però, si dissolve, facendo aprire Maria all’avvenimento più sconvolgente della storia umana, quando viene chiamata per nome: «Maria!» (Gv 20,16).

La prima parola pronunciata dal Risorto è il nome di una persona che lo ama e che sta cercando il suo cadavere. Pronunciando quel nome, Gesù, non solo rivoluziona il pensiero e la vita di Maria, ma dà origine a una rivoluzione destinata a trasformare l’esistenza di ogni persona e la storia dell’umanità.

L’esistenza cristiana non si costruisce su spazi di felicità momentanei e a buon mercato, ma su una gioia che travolge tutto. Può essere buon testimone di questa gioia chi, nel momento in cui il peso delle delusioni e delle sconfitte sembrava travolgerlo, ha ricominciato con determinazione, perché ha sentito Gesù chiamarlo per nome e dirgli: rialzati, smetti di piangere, sono con te.

Il cardinale Carlo Maria Martini così commentava l’incontro tra Gesù e la Maddalena: «Avremmo potuto immaginare altri modi di presentarsi. Gesù sceglie il modo più personale e il più immediato: l’appellazione per nome. Di per sé non dice niente perché “Maria” può pronunciarlo chiunque e non spiega la risurrezione e nemmeno il fatto che è il Signore a chiamarla. Tutti però comprendiamo che quell’appellazione, in quel momento, in quella situazione, con quella voce, con quel tono, è il modo più personale di rivelazione e che non riguarda solo Gesù, ma Gesù nel suo rapporto con lei. Egli si rivela come il suo Signore, colui che lei cerca».

Come la donna del cantico in cerca dell’amato, la tenace e perseverante ricerca di Maria si conclude vedendo vivo colui che cercava morto. «Cercava colui che non aveva trovato – commenta san Gregorio Magno -, piangeva in questa ricerca. Accadde perciò che poté vederlo essa sola che era rimasta per cercarlo» (Omelia 25).

Maria vorrebbe abbracciare il suo Signore, ma lui, tutto orientato al Padre, lo impedisce affidandogli una missione: «va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”» (Gv 20,17). E lei va «ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto» (Gv 20,18).

Chiediamo a Santa Maria Maddalena di intercedere per noi e di sostenerci nel nostro cammino di ricerca, affinché nell’ora del pianto e in quella dell’abbandono, sappiamo ascoltare Gesù risorto che ci chiama per nome. E che l’annuncio da lei portato col cuore pieno di gioia, «ho visto il Signore», plasmi la nostra vita e diventi anche il nostro annuncio.

Don Momigli

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