Carissimo Franchi, mi scuso per l’assenza al Congresso Territoriale UST CISL Firenze Prato, al quale avrei partecipato volentieri. È da ieri che sono bloccato causa febbre e tosse.
Il tema del Congresso è assai pertinente. Le sfide che si pongono in questo nostro tempo, sono forti e persino rischiose, ma proprio per questo esigono fiducia e coraggio, nella consapevolezza che non solo spettatori degli eventi, ma chiamati a trovare il coraggio di partecipare, per svolgere un certo ruolo da protagonisti.
Per vivere i problemi come sfide è necessario un cambio di passo, una partecipazione diffusa e consapevole, un’effettiva alleanza intergenerazionale, superando il disequilibrio nel peso sulle scelte che si compiono fra mondo adulto e mondo giovanile: insieme va ridefinita l’architettura dei nostri sistemi sociali ed economici, superando i vecchi modelli e ogni soggettivismo autoreferenziale.
Quello che al momento serve è proprio un processo che faccia crescere la partecipazione rivitalizzando con forza e in modo diffuso e nuovo le «formazioni sociali».
Sono certo che il vostro Congresso porterà un contributo alla diffusa necessità di diventare padri e madri di una rinnovata cultura, anche politica e sindacale, favorendo un’adeguata riflessione interdisciplinare e operando nelle pieghe della quotidianità per ricostruire relazioni nuove e rendere viva la partecipazione nel governo delle piccole cose.
Buon lavoro.
Don Giovanni Momigli
Direttore Ufficio Problemi Sociali e Lavoro Arcidiocesi di Firenze