Carissimi,
vi invito a partecipare alla Marcia per la Pace, che la Parrocchia di Santa Maria a Scandicci, ha promosso per il pomeriggio del 24 marzo, domenica delle Palme. Ci recheremo a Casignano alla Chiesa di San Zanobi, copatrono della diocesi di Firenze e patrono della città di Scandicci.
Cammineremo per ribadire con forza che le armi devono tacere e che va posto termine ai tragici conflitti in corso, che mietono vittime, devastano città, provocano milioni di profughi, alimentano l’odio tra persone e popoli.
Cammineremo per dire che è necessario osare il negoziato; che bisogna avere il coraggio di affidarsi alla politica per risolvere i conflitti tra nazioni e popoli attraverso la via diplomatica.
Cammineremo per ricordare, prima di tutto a noi stessi, che la vera via contro la guerra passa attraverso la pacificazione degli animi, la pacificazione dei cuori.
Per un mondo senza guerre e con maggiore giustizia, basato sui valori della pacifica convivenza tra nazioni e popoli, ciascuno deve lsentirsi impegnato a favorire pensieri e dinamiche di pace e di equità nella propria vita quotidiana e nella propria comunità.
La società è piena di disuguaglianze e fortemente litigiosa. Facciamo sempre più fatica a stare nelle relazioni e la convivenza si fa costantemente più difficile e impegnativa.
Per non rischiare di ridurre la nostra richiesta di pace a una manifestazione sterile, tutti, in prima persona, dobbiamo cercare di essere costruttori di pace. Non si tratta di essere accondiscendenti e capaci di adattarsi ad ogni situazione, perché questo potrebbe anche favorire le sopraffazioni, ma di evitare il linguaggio violento, di imparare a gestire i conflitti e di ritrovare il coraggio del dialogo e del confronto chiaro e leale.
Ho ritrovato questa preghiera di papa Francesco che ripropongo a me e a voi: «Guarda le nostre miserie, guarda le nostre ferite, guarda il nostro dolore, guarda anche il nostro egoismo, i nostri interessi bassi e la capacità che abbiamo di distruggere. Guarisci il nostro cuore, guarisci la nostra mente, guarisci i nostri occhi perché possano vedere la bellezza che tu hai fatto e non distruggerla con l’egoismo. Semina in noi il seme della pace».
don Giovanni