VISITA E BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE DELLA PARROCCHIA
Carissimi parrocchiani,
Don Antonio, don Francesco ed io, vi ringraziamo per aprici la porta della vostra casa, offrendoci la possibilità di conoscerci, o consolidare la conoscenza, e, con chi lo desidera, per pregare e invocare insieme la benedizione del Signore.
La visita e la benedizione alle famiglie è una preziosa tradizione che mantiene inalterato il suo valore, anche se, oggi, deve inevitabilmente misurarsi con stili di vita profondamente cambiati e con il mutamento del volto sociale, culturale e religioso delle nostre comunità.
Il volto delle comunità cambia col cambiare delle persone e delle dinamiche sociali. Cambiano le modalità di relazione e di espressione, ma il cuore dell’esperienza umana rimane la dimensione relazionale, così come il cuore dell’esperienza cristiana rimane l’incontro, personale e comunitario, con il Signore Gesù.
Il fondamento e il vertice del cristianesimo, infatti, non è un messaggio, una dottrina o una generica fede in Dio, ma la persona di Gesù Cristo morto e risorto.
La prima conoscenza di Gesù Cristo e il primo incontro con lui, soprattutto per i più piccoli, generalmente avviene in famiglia. È la famiglia il primo ambito dove si educa alla fede e si imparano le prime preghiere.
Ed è sempre in famiglia che siamo chiamati a educarci reciprocamente ad una matura affettività e all’amore; ad imparare il rispetto per la personalità dell’altro, la comprensione e il perdono. Ma se anche in famiglia lasciamo che prevalga la cultura che esalta l’affermazione di sé stessi e la supremazia sull’altro, si rischiano derive pericolose che possono portare a orrende tragedie, come troppo spesso ci testimonia la cronaca.
Appare sempre più necessario ed urgente adoperarsi per ricostruire il tessuto relazionale e il senso di appartenenza comunitaria, ritrovando la necessaria interazione e la responsabilità civica. Così come è indispensabile coltivare il tessuto relazionale delle nostre comunità parrocchiali, facendo crescere la dimensione ecclesiale, riscoprendo l’essenzialità del radicamento in Gesù Cristo, vivendo un’effettiva condivisione e una sincera comunione fraterna.
Cristo risorto, Signore del tempo e della storia, illumini la nostra vita e ci faccia sperimentare una la bellezza della relazione e la fecondità della fraternità.
Buona Pasqua!