Come un ex sindacalista salvò un paese da Chinatown. La via fiorentina all’inte(g)razione
La storia di un parroco coraggioso e fuori dagli schemi, una riflessione sui grandi temi dell’immigrazione e dell’accoglienza
Il paese di San Donnino, alla periferia di Firenze, è teatro negli anni Novanta di una vera e propria invasione: oltre tremila migranti di origine cinese si insediano in quel piccolo borgo che molti iniziano a chiamare “San Pechino”. Gli speculatori fanno affari sulla pelle degli immigrati, gli amministratori sono assenti, i controlli latitano, mentre gli “ospiti” venuti dall’Oriente lavorano giorno e notte nei capannoni. Gli attriti sono inevitabili e le accuse, i cortei e gli scontri all’ordine del giorno.
Poi arriva don Giovanni Momigli, sindacalista diventato prete, che prende in mano la situazione. Mentre lotta per richiamare l’attenzione delle istituzioni, riesce a conquistarsi la fiducia di una comunità chiusa come quella cinese, fornendo aiuto e informazioni, promuovendo l’integrazione con attività aperte a uomini e donne, adulti e bambini di qualunque nazionalità. In poco più di tre anni la comunità di San Donnino sembra ritrovare equilibrio e serenità. Ma non tutti sono dalla parte di Giovanni…