Don Giovanni Momigli

La Chiesa nella Città

La fede è personale, ma proprio perché personale, e non individuale, non può essere pensata, vissuta e consolidata individualisticamente, ma solo nell’ambito di una relazione, in un contesto comunitario.

Per chi crede in Cristo, dovrebbe essere naturale sentirsi impegnato nell’edificazione della comunità cristiana e nella costruzione della Città, ponendosi come fermento nella vita sociale, politica, culturale, economica.

La città è l’ambito in cui dare sostanza alla propria fede e dove si è chiamati alla fede e a una continua conversione, operando per l’umanizzazione del mondo tenendo fermi due poli di ascolto e di riferimento: la parola di Dio e la voce, meglio, le voci della città, riscoprendo la dimensione del volto, ossia della concretezza della relazione.

La città rappresenta l’àmbito per il necessario rinnovamento della Chiesa e della pastorale in senso missionario. L’àmbito ove vivere una fede che sappia misurarsi con la concretezza quotidiana e per operare per l’umanizzazione del mondo, tenendo fermi due poli di ascolto e di riferimento: la Parola di Dio e la voce, meglio, le voci della città. Nella città confluiscono, e in essa anche nascono, molte sfide che oggi il mondo si trova ad affrontare, ponendo in modo nuovo la questione dell’uomo e del suo destino. Osserva il prof. Antonio Maria Baggio in Prefazione, che «il risanamento di una città comincia dal risanamento dei rapporti tra le persone», il suo stato di salute dipende «da coloro che ne hanno cura: non si tratta dei governanti o dei sapienti che parlano dall’alto, ma dei cittadini-custodi, coloro che si assumono la responsabilità ciascuno degli altri, che generano le persone alla cittadinanza e insieme cercano di scoprire il “disegno” della città e di custodirlo». La città va ascoltata, leggendo le sue trasformazioni attraverso i volti, nella certezza che, come ha detto Papa Francesco, «il Signore è attivo e all’opera nel mondo».

C’è un’intima connessione tra annuncio del Vangelo e servizio all’uomo nella sua concretezza storica. Uno stretto legame tra edificazione della Chiesa, nella quale è vivo e presente il Cristo risorto, e la costruzione della società, quale città degli uomini redenti dallo stesso Cristo morto e risorto. Il cristiano è chiamato a vivere la città, il suo essere cittadino, con la consapevolezza che è suo compito contribuire a edificarla e che, nello stesso tempo, deve attenderla con speranza, perché l’opera è più grande di quello che viene affidato alle sue mani.

CLICCA RECENSIONE  DI DARIO NARDELLA La Nazione Firenze 06-10-19  

CLICCA RECENSIONE DI AVVENIRE Avvenire 6-10-19

 

Don Momigli

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