La notizia del mortale incidente sul lavoro nel cantiere per la nuova Esselunga di via Mariti, a Rifredi, mi giunge ad Assisi, mentre sto partecipando a un Incontro Nazionale della Pastorale Sociale e del Lavoro.
Il primo sentimento di fronte a questa tragedia è di incredulità, sconcerto e preghiera, affidando al Signore le vittime, le loro famiglie e tutte le persone coinvolte.
Si lavora per vivere e, invece, tragedie come questa ci dicono che troppo spesso lavorando si muore.
Le dinamiche e le responsabilità di questo gravissimo incidente dovranno essere rigorosamente accertate.
Di fronte alla gravità di quanto accaduto va ribadito con forza che la sicurezza sul lavoro deve trovare una maggiore centralità, anche in ambito culturale, e un impegno più determinato da parte di tutti i soggetti coinvolti nei processi produttivi e in chi è preposto ai vari controlli.
Dichiarazione sull’nfortunio mortale a Firenze del 16 febbraio 2024