Questa notte è morto Shao Wu Chang, Armando. Con lui abbiamo condiviso tante difficoltà e affrontato molteplici problemi. Senza di lui non avrei mai potuto fare molte delle cose che ho fatto sulla questione migratoria, quando ero parroco di San Donnino,
Shao Wu Chang, battezzato Armando, è stato uno di quei personaggi che hanno contribuito a superare le tensioni causate dalla forte concentrazione di cittadini cinesi, nella frazione di San Donnino all’inizio degli anni novanta del secolo scorso.
Con la morte di Armando Chang io perdo un amico. Tutti perdiamo una persona autorevole, un personaggio chiave della vita sociale campigiana e fiorentina degli anni novanta e non solo. Con lui viene meno anche un pezzo della vivente memoria storica di anni difficili.
Si deve al suo coraggio e alla sua intraprendenza, ad esempio, la nascita, nell’aprile 1992, dell’Associazione d’amicizia dei cinesi a Firenze per favorire la conoscenza e le relazioni, specialmente con le istituzioni, e l’aver creato le condizioni per unire le realtà associative cinesi fiorentine, per arginare le pericolose derive che potevano seguire dopo gli scontri fra un gruppo di cittadini cinesi e le forze dell’ordine, avvenuti all’Osmannoro il 29 giugno 2016.
Nella mia azione di parroco di San Donnino a Campi sul fronte dell’immigrazione devo molto ad Armando. Ma penso debbano molto ad Armando Chang anche le istituzioni italiane e cinesi.
Quersta foto risale alla primavera 1992. L’inviato del governo di Pechino, Fang Zheng Shui, primo segretario del ministero degli Esteri cinese, faceva i suoi incontri in parrocchia per cercare di capire la situazione venutasi a creare a San Donnino in quegli anni. Armando Chang è stato un personaggio essenziale di tutto il percorso
La Nazione 12 aprile 2024
LA NAZIONE ONLINE
Piananotizie 12 aprile 2024
Il Tirreno 12 aprile 2024
Il Tirreno 15-4-24
A propostito di quest’ultimo articolo del Tirreno tengo a precisare di non aver mai né pensato né detto (è fuori dalla mia visione) che il Battesimo richiesto da Armando sia stato l’ultimo grande dono che lui ha voluto farmi. Chiedere il battesimo non è fare un dono a chi ti battezza…. E i tempi in cui si chiede il battesimo sono personalissimi e privati