Don Giovanni Momigli

Ascoltiamo la Parola con l’orecchio del cuore – La Nazione 8 aprile 2020

Ascoltiamo la Parola con l’orecchio del cuore di Duccio Moschella

In tempi difficili come gli attua­ li, fa sempre bene un supple­ mento di speranza, anche per il mondo del lavoro che si trova a combattere non solo con il vi­ rus, ma con l’incertezza della ri­ presa economica. A tale proposito può essere d’aiuto la lettera scritta da don Giovanni Momigli per questa Settimana Santa, iniziata «con la ritrovata consapevolezza della nostra fragilità e vulnerabilità personale e sociale dopo che in modo doloroso e drammatico il Covid-19 ci ha strappato le maschere delle nostre presunte sicurezze, con le quali abbiamo coltivato l’illusione di essere quel che non siamo. Il dolore di molte persone, famiglie e comunità a causa di ferite e lutti, domanda umana vicinanza e, nello stesso tempo, ci richiama a una profonda revisione delle relazioni interpersonali e delle priorità nella ricostruzione del tessuto sociale ed eco­ nomico, coscienti che l’autoreferenzialità è un’astrazione».

«Le sofferenze, i lutti, le fatiche e i molteplici problemi causati della presente pandemia, che portiamo nella preghiera – scrive il direttore dell’Ufficio pastorale sociale e del lavoro – ci spingono a un rinnovato e attento ascolto, porgendo l’orecchio del cuore e della mente alla Pa­ rola di vita che Dio sempre ci rivolge, anche quando sembra prevalere il suo silenzio. Ogni giorno seguiamo le notizie sul numero dei contagiati, dei guari­ ti e dei morti, ma occorre anche riflettere sulla morte, per avere uno sguardo diverso sulla vita; per illuminare alla luce della risurrezione sia la vita sia la morte. Vivere questo tempo infami­ glia con la preghiera, la riflessione e nutrendosi più abbondantemente della parola di Dio, esige una purificazione della nostra fede. E ogni famiglia può anche riscoprirsi o, addirittura, scoprirsi, chiesa domestica».

La Nazione 8-4-20

Don Momigli

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