Carissimi,
«solamente il dialogo permette di incontrarsi, di superare pregiudizi e stereotipi, di raccontare e conoscere meglio sé stessi…Per chi crede nel Vangelo, il dialogo non ha semplicemente un valore antropologico, ma anche teologico. Ascoltare il fratello non è solo un atto di carità, ma anche un modo per mettersi in ascolto dello Spirito di Dio, che certamente opera anche nell’altro e parla al di là dei confini in cui spesso siamo tentati di imbrigliare la verità».
Queste parole di Papa Francesco – pronunciate nella Basilica di San Nicola a Bari lo scorso 23 febbraio a conclusione dell’incontro internazionale “Mediterraneo, frontiera di pace“ – mi pare siano di particolare attualità e urgenza, a partire dalle persone che operano in ambito sociale e politico.
Un effettivo dialogo, per il quale è indispensabile l’ascolto, permette di comprendere meglio le vicende e le situazioni e di compiere meno errori nelle valutazioni e nelle scelte, perché impedisce ai nostri schemi e alle nostre idee di diventare “idoli mentali”.
Il dialogo può anche contribuire al superamento della crisi di fiducia, che mina alla radice ogni intrapresa. Senza dialogo e senza fiducia, quindi, appare difficile costruire le condizioni e le collaborazioni necessarie per affrontare le sfide che oggi si pongono e proiettarsi in avanti con positiva determinazione.
Come credenti sappiamo bene che il fondamento di ogni dialogo è dato dalla relazione con Dio, che parte dall’ascolto della sua Parola e che si esprime comunitariamente nella celebrazione eucaristica, culmine e fonte della vita cristiana.
Per vivere insieme un momento di comunione e di grazia in preparazione alla Pasqua del Signore, siete invitati a partecipare alla celebrazione eucaristica, presieduta dall’Arcivescovo, Cardinale Giuseppe Betori, martedì 7 aprile alle ore 18.30 in San Salvadore in Arcivescovado.
In attesa di scambiarsi di persona gli auguri pasquali, saluto fraternamente.
P.S. La Santa Messa è stata poi sospesa causa pandemia